Chi lo avrebbe mai detto che il 2021, per il vino in Italia, si sarebbe rilevato per quello che poi è oggi a vendemmie ultimate? Che la quantità fosse inferiore al passato era già una certezza. Su questo gli esperti del Belpaese sanno fare il proprio mestiere. Ma che la qualità fosse così alta, neanche i più scaramantici l’avevano detto. Chissà se lo avevano pensato…
Come dice anche la testata specializzata WineNews quella del vino in Italia nel 2021 è stata un’annata “nettamente più scarsa, in quantità, della media, come ampiamente previsto, ma capace, in ogni Regione d’Italia, di superare indenne gli eccessi climatici regalando uve sane e bellissime, bilanciate in alcol e acidità, foriere di grandi vini, dalle Langhe alla Toscana, dalla Valpolicella alla Campania, dall’Etna all’Umbria“.
Dal Piemonte a Montalcino
Partendo dal nostro Piemonte la quantità è più bassa ovunque, con addirittura danni al 45%-75% di molti vigneti del vercellese, del biellese e del novarese, ma la qualità è complessivamente eccellente.
Spostandoci in Italia verso la Franciacorta, la produzione 2021 del vino ha visto cali fino al 25%. La siccità non ha rappresentato un problema, al contrario di un gelata di aprile e di una grandinata nel mese di luglio.
Il Pinot grigio in Friuli ha resistito molto bene, con cali da -5% a -10/-15%.
Per il Brunello di Montalcino si parla di un’annata né abbondante né scarsa, a dispetto di una qualità eccellente. Avremo modo di degustarlo nei prossimi anni.
Dalla Sicilia alla Puglia
Come riporta ancora WineNews “a salvare la vendemmia in Sicilia, dove le temperature hanno raggiunto picchi di 48 gradi, ci hanno pensato i mesi di agosto e settembre, che hanno garantito maturazioni pressoché perfette ed uve sanissime, ma quantità decisamente basse, di poco superiori al 2020, ossia alla peggiore annata, in termini quantitativi, dal 1848 ad oggi”.
In Puglia, invece, l’annata incerta per il caldo di luglio e agosto si è trasformata in una grande soddisfazione per i vignaioli, seppur alle prese con una vendemmia posticipata.
I 95 anni di Miravalle 1926 chiudono un’ottima annata!
L’annata 2021 del vino in Italia ha registrato un’altra bella notizia, oltre a quella della qualità del prodotto. Parliamo dei 95 anni della nostra Azienda – la Miravalle 1926 – che è stata felice di condividere con tutti voi questa ricorrenza come sottolineato da Barolo dal suo titolare Carlo Miravalle. Ovviamente è solo una tappa, faremo ancora tanta strada insieme.
Buon lavoro a tutti coloro che amano il mondo del vino, dell’alcol e dei suoi derivati!