Vermouth Torino: una storia che passa da Miravalle 1926

Vermouth Torino: una storia che passa da Miravalle 1926

Vermouth Torino: una storia che passa da Miravalle 1926

Quella del Vermouth Torino (foto in apertura copyright Consorzio del Vermouth di Torino) è una lunga storia. E, in una sua tappa relativamente recente, è indissolubilmente legata alla Miravalle 1926 e alla seconda generazione rappresentata da Piero Miravalle (nella foto sotto accanto alla copertina del volume dedicato al Vermouth Torino) e poi, nella terza e attuale, da Carlo Miravalle. Ma facciamo qualche passo indietro.

La storia del Vermouth Torino parte dalla fine del lontano 1700. Nel corso del 1800 la fama di questo vino aromatizzato si allargò tra appassionati e intenditori, in case private e locali di ogni parte del mondo, dai semplici cittadini alla casa reale dei Savoia.

All’inizio del 1940 si conteggiavano 289 ditte che producevano Vermouth. In Piemonte erano 104 produttrici, delle quali 36 con sede a Torino.
Poi col cambiare dei tempi (dal rispetto burocratico-legislativo per le aziende produttrici al legittimo variare dei gusti e delle abitudini dei mercati) è iniziata una graduale discesa. Difficoltà che, però, non hanno mai spento del tutto il calore della passione di chi il Vermouth in generale e del Vermout Torino l’ha sempre avuto nel cuore.

I consorzi di tutela del Vermouth italiano

“Con gli Anni Sessanta – si legge ne Il Grande Libro del Vermouth di Torino – inizia una nuova fase di produzione e di distribuzione sul mercato italiano. Nuovi prodotti entrano in commercio, cambiano le forme di pubblicità, si modificano le abitudini. Lentamente il consumo del Vermouth comincia a diminuire.
Si crea allora, il 13 dicembre 1968, il primo “Consorzio per la tutela del Vermut italiano” come organizzazione per l’autodisciplina, la tutela e la valorizzazione del Vermouth e dei vini aromatizzati […] Uno dei problemi era certo la mancanza di un disciplinare specifico che regolasse la produzione di Vermouth”.

Il ruolo di Miravalle 1926

“Per far fronte a questa situazione, nel 1979 molti produttori si riunirono, nell’ambito di una nuova attivazione del “Consorzio tutela Vermouth italiano”. Questo consorzio rimase attivo dal 1979 al 1984, e spesso tenne le riunioni presso la “Miravalle 1926” di Almese (TO), sotto l’appassionata coordinazione di Piero Miravalle.
L’opera di coordinamento svolta da Piero Miravalle in quegli anni fu preziosa per mantenere viva l’attenzione sull’idea di predisposizione di un disciplinare di produzione, e su questo si lavorò in seguito, nel periodo 2004-2011″ (Il Grande Libro del Vermouth di Torino).

E ancora: “Il Consorzio Tutela Vermouth Italiano trova il suo naturale punto di incontro e confronto nella sede della Miravalle 1926. Grazie al coordinamento di Piero Miravalle, che raccoglie intorno a sé piccoli e grandi produttori del Canellese e del Torinese, resta viva l’attenzione su questo prodotto. Tra il 2004 e il 2011 si registra un’ulteriore accelerata per la costituzione di un disciplinare che, nel 2017, porta finalmente al riconoscimento dello Stato Italiano e dell’Unione Europea dell’IGP “Vermouth Torino”.

Un’attività di nuovo internazionale

Oggi il Consorzio del Vermouth di Torino è una realtà a cui aderiscono 22 produttori storici, che esportano questo prestigioso prodotto in tutto il mondo.

Clicca qui per scoprire la storia, gli ingredienti e il metodo di produzione del Vermouth Torino.