Qualità
Il livello qualitativo dei nuovi vini, sia bianchi che rossi, sarà davvero di alto livello.
Salvo rare zone attaccate da alcune malattie primaverili, in tutte le nostre regioni riscontriamo vini rossi con un gran potenziale e un buon colore, adatti a una lunga evoluzione.
Anche qui in Piemonte le uve Nebbiolo da Barolo prefigurano dei vini straordinari di qualità veramente elevata.
Anche la gradazione alcolica generale è nella media, senza punte eccessive come riscontrato negli ultimi anni.
Quantità
A differenza di quanto comunicato ufficialmente in settembre dall’associazione Assoenologi e ISMEA, in queste ultime 5-6 settimane, una volta cioè che la vendemmia è entrata nel pieno in tutta Italia, la sorpresa riscontrata ovunque è stata che il peso del mosto è inferiore alla media, di conseguenza il quantitativo finale del vino sarà sicuramente minore rispetto alle previsioni.
Ciò si è verificato prevalentemente in Veneto (che non avrà più quindi i prezzi bassi del vino bianco base Glera come accaduto negli anni scorsi) in Puglia e soprattutto in Sicilia per le uve bianche, mentre in Emilia Romagna per le uve Ancellotta.
È ancora ovviamente presto per avere le stime definitive, che saranno comunque ben inferiori ai 47,7 milioni di ettolitri previsti in settembre.
Sarà in ogni caso una raccolta nella norma ma con una qualità superiore allo scorso anno.
Prezzi
Alla luce di questa situazione, si riscontra una buona tenuta dei vini rossi con prezzi anche localmente in aumento.
Più stabile la situazione dei vini bianchi, con tendenza anche ad un lieve ribasso, a fronte altresì di prezzi decisamente competitivi del bianco dalla Mancha.